Aprile 19, 2024

Davanti ad un folto pubblico, presso il Ristorante La Peschiera di Malesco, nella serata di sabato 8 giugno è stato presentato il Rally Valli Ossolane 2019. Una gran festa per introdurre un rally speciale. In questo comunicato analizzeremo la prova della Cannobina insieme a Fabrizio Margaroli.

Malesco (VB) – Il Valli Ossolane suscita sempre grande interesse e il numeroso pubblico presente alla serata di sabato 8 giugno lo ha dimostrato ancora una volta. Presso il Ristorante La Peschiera di Malesco gli organizzatori della New Turbomark hanno dato appuntamento a stampa, autorità, piloti e tifosi per svelare l’edizione 2019 che si svolgerà tra sabato 22 e domenica 23 giugno prossimi.

Presentazione – A fare gli onori di casa è stata la famiglia Zagami che da quest’anno ha acquisito la corsa piemontese dalla PSA. Anche Paolo Fortunati, a capo del gruppo organizzatore delle ultime sedici edizioni, ha presenziato alla serata per un passaggio di consegne formale; Fortunati ha raccontato come si è giunti a questa svolta. “Da tre anni la New Turbomark voleva che gli cedessi il Valli Ossolane ma ho sempre rifiutato. Ora era il momento giusto e sono contento perché vedo che sono un gruppo affiatato e che sa come lavorare e come accontentare un pubblico esigente come quello dell’Ossola. Io non ce l’ho mai fatta a fare una corsa da centoventi chilometri: è evidente che loro hanno lavorato fortemente con il territorio per arrivare a tanto!”

Soddisfazione anche da parte di Giuseppe Zagami: “Non nascondo che per me si realizza un sogno: dedico questo traguardo alla mia famiglia e ai miei collaboratori: siamo ambiziosi e vogliamo portare in alto questo rally: una titolarità tricolore se la merita!”

Enrico Barbazza, sindaco di Malesco: “Siamo felici che anche quest’anno il Valli abbia Malesco come suo cuore nevralgico; crediamo fortemente nel ritorno che porta questo rally e siamo stati subito pronti a collaborare con la New Turbomark”.

Sono intervenuti anche tre concorrenti: Andrea Dresti, navigatore di Fabrizio Margaroli, Davide Caffoni e Marco Laurini: tutti hanno esaltato le difficoltà di una gara lunga e impegnativa che potrà risultare decisa già dopo le quattro prove del sabato.

Le prove speciali sotto la lente di ingrandimento – Proseguiamo il percorso di avvicinamento all’edizione numero 55 del Valli Ossolane. Dopo aver sentito Piero Longhi che ha raccontato della prova Aurano, è il turno di Fabrizio Margaroli che ci guiderà sulle strade della Cannobina. E’ possibile vedere i video delle varie prove cliccando QUI.

Ps 2/4 Cannobina (24,0 km; sabato 22 giugno ore 15.47 e 20.03)

Il comitato organizzatore per questa prova ha indetto un concorso intitolato “Indovina la Cannobina”: interagendo sulla pagina facebook della gara si potrà cercare di indovinare il tempo con cui verrà vinto il primo passaggio; il premio è rappresentato dalla t-shirt e dal cappellino “griffati” 55° Rally Valli Ossolane.

Descrizione: “La prova è simile ma non uguale al passato: in questa versione non è mai stata fatta – spiega il pilota Fabrizio Margaroli. Si parte da Traffiume, la principale frazion di Cannobio; l’inizio è nuovo: i primi cinquecento metri sono costituiti da una strada veloce e “comune” che portano ad una spettacolare rotonda e da lì ci si immette nella celebre salita che entra nella valle costeggiando il fiume Cannobino che dà nome alla valle. Il primo tratto consiste in una salita dolce almeno fino al decimo chilometro circa, dove iniziava la Prova dello scorso anno. Da lì (bivio di Gurro) aumenta la pendenza. La strada presenta generalmente un fondo regolare ed è rinomata per essere molto veloce e scorrevole. Solo dopo il paese di Lunecco la carreggiata si stringe e regala pochi tornanti: alcuni aperti ed altri secchi. La prova si sviluppa in lunghezza. Finito lo stretto si allarga nuovamente e diventa velocissima con tratti in cui si può quasi arrivare a limitatore: un tornantone destro “immenso” che si fa a velocità sostenuta e addirittura in 2° marcia è situato appena prima delle gallerie, tunnel ben illuminati e nei quali, nonostante le apparenze, la macchina “sta”. Dopo un chilometro di arriva a Finero con uno spettacolare tornante in mezzo al paese sempre affollato di gente. Ancora un altro chilometro e si scollina in località Pian dei Sali e si imbocca una discesa lunga e ripida: ci sono solo due tornanti e per questo, per spezzare le alte velocità medie, gli organizzatori ricorreranno ad alcune chicane: questa + una discesa veramente tosta! Il fine prova è a Malesco all’altezza delle prime case. SI tratta di una prova speciale che richiede i cosiddetti attributi sia per la capacità di guida che per la concentrazione; Anche io meteo la condiziona: se dovesse fare caldo si arriva cotti mentre se dovesse piovere si rischia di rimanere in prova un’eternità. Uno dei “segreti” di questa prova, è quello di cercare di prendere un bel ritmo e capire dove e come cambiarlo: se ci si perde nei cambi ritmo “non se ne esce più” e si perde un sacco di tempo. Sarà la prova che definirà il distacco maggiore anche se penso che pure Aurano influirà sulla classifica.

Pubblico: La speciale è accessibile entrando o dall’inizio o dal fine prova. Punti intermedi non ce ne sono anche se a mio avviso è più bella la parte finale. L’aggiunta della rotonda di inizio prova è però un catalizzatore di attenzioni: si è ancora a Cannobio e quindi ci sarà molto pubblico; inoltre la rotonda si percorre contromano e in spazzolata: spettacolo garantito!

Ricordo: Nel 2010 quando ho vinto la prima volta insieme a Conti, ero con una 207 S2000: ero 2° dietro a Canella e mancava solo la Cannobina. Ci siamo buttati a rotta di collo e abbiamo recuperato circa 7” secondi riuscendo a scavalcare l’avversario e ad arrivare primi. L’anno successivo siamo partiti ancora da secondi con solo 2” di gap da Bocchio, abbiamo recuperato un secondo sulla Cannobina ma alla fine abbiamo perso la gara per 1” con grande delusione.

Chi è: Fabrizio Margaroli è nato il 12.11.1973; originario di Domodossola (Masera) abita a Toceno e gestisce una ditta di autotrasporti. Ha cominciato a correre verso la metà degli anni ’90 e da allora ha totalizzato oltre centocinquanta gare da pilota. E’ il vincitore uscente della gara: quest’anno si presenterà al via con una Ford Fiesta Wrc della Tam Auto insieme ad Andrea Dresti con l’intento di puntare al tris, cosa che lo consacrerebbe nel novero dei “mostri sacri della corsa”. Oltre ad aver vinto con la Skoda nel 2018, conta anche un successo su Peugeot 207 S2000 nel 2010 e parecchi 2° posti. In carriera vinto anche il Rally 111’ per due volte mentre una rispettivamente il Città Torino ed il Coppa d’Oro.

www.rallyvalliossolane.it

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